28/06/09

Premio Giunchiglia 2006 " Nel segno delle Stelle"

Giorgia Mantelli
Mi chiamo Giorgia Mantelli e sono nata a Verona il 31 dicembre 1977. Fin da piccola ho sviluppato una predilezione per il disegno,incollandomi davanti alla tv con foglio e matita, e cercando di disegnare/copiare i personaggi dei cartoni animati che preferivo; il mio era un vero e proprio studio, sulle forme del viso e sull’abbigliamento del personaggio (spesso femminile), che durava giorni. Inoltre, mi piaceva riempire l’armadio della nonna di fumetti, per i quali consumavo quaderni interi! Ecco che la mia iscrizione al liceo artistico è stata un percorso naturale più che una scelta, così come il proseguimento degli studi all’Accademia di Belle Arti G.B. Cignaroli di Verona. Dopo il diploma di laurea le possibilità lavorative in campo artistico sono risultate molto scarse a Verona, così ho scelto di seguire un corso di grafica, una specializzazione che mi ha portato ad un lavoro molto creativo. Durante i miei studi, oltre che approfondire la conoscenza di varie tecniche pittoriche, ho messo al centro della mia ricerca artistica la figura femminile e il simbolismo delle ali, appassionandomi così a tutto ciò che è mitologico, leggendario e fantasy! I soggetti che mi piace dipingere spesso sono quelli che si possono definire come ‘Angeli’ e ‘Fate’, ai quali trasmetto dei significati del tutto personali.- Il segno zodiacale che Giunchiglia interpreta nella mia illustrazione è quello della Vergine. Chi, se non lei poteva rappresentare il segno più sensuale dello zodiaco? Nella creazione iconografica della mia immagine mi sono ispirata alle stelle; da sempre la figura disegnata da queste stelle è quella di una donna alata che tiene nella mano sinistra una spiga di grano, che rappresenta la stella Spica. In particolare uno dei miti legato alla costellazione della Vergine, racconta che questa sia la rappresentazione di Dike, la dea della Giustizia, che nell’età dell’Oro viveva liberamente tra gli uomini. A quel tempo regnava pace e serenità, ma nell’età dell’Argento gli uomini cominciarono a litigare fra loro, per finire in guerre e crudeltà nelle successive età del Bronzo e del Ferro. Dike, addolorata, dapprima decise di ritirarsi sulle montagne, ma successivamente abbandonò definitivamente la terra facendosi spuntare delle ali per volare in cielo e diventare così una costellazione.

Giuria:
Andrea Camic - Dino Caterini - Andrea Domestici - Giuseppe Manunta - Mario Rossi


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